giovedì 25 aprile 2024

Un'unica energia

 

Una diade non è semplicemente una coppia di due elementi distinti che s’incontrano e si legano insieme (come certi matrimoni). Ma è piuttosto una dualità di elementi (anche contrapposti) di un’unica entità, di un unico tutto (come due gemelli siamesi legati per sempre e indivisibili). Se c’è l’uno, c’è l’altro.

Facciamo degli esempi: interno ed esterno, attrazione e repulsione, ispirazione ed espirazione, bello e brutto, bene e male, caldo e freddo, luce e ombra, inizio e fine, vita e morte, ecc. Queste coppie sono diadi, in quanto non puoi pensare l’una parte senza pensare l’altra, in quanto non può esserci l’una senza che ci sia anche l’altra. Vanno assieme. Non l’una o l’altra, ma l’una e l’altra. Sono complementari, non una coppia raccogliticcia, in cui due s’incontrano e poi si lasciano. Questi due elementi o poli non possono lasciarsi, mai... se non annichilendo l’intera diade.

Per quanto riguarda la nostra esperienza, l’uno non può esserci senza l’altro. Quindi non è solo una questione di pensiero.

Tanto più che anche in fisica si trovano coppie del genere, per esempio particella e antiparticella. Quando vengono separate e riunite, si ha un fenomeno chiamato annichilazione in cui le loro masse si trasformano in energia. E questa è fisica, dimostrata in laboratorio.

Esistono varie forme di energia (solare, nucleare, chimica, ecc.), ma possono essere trasformate l’una nell’altra. Il che significa che al fondo sono la stessa cosa.

Il principio di conservazione dell’energia ci dice che l’energia non può essere né creata né distrutta, ma solo trasformata da una forma all’altra. Il che significa che tutta l’energia presente nell’universo è sempre esistita e sempre esisterà, passando da una forma all’altra. Insomma è eterna.

Ma allora è Dio! Che altro cerchiamo?  

Crea tutto ed è presente in tutto. In tutti i fenomeni, in tutte le realtà.

E la realtà non è solo quella fisica, ma anche quella mentale. Non dite mai: “Sono giù di energia, sono scarico, sono pieno di energia o sono carico?”

Insomma la stessa energia ci fa muovere, pensare, sentire, essere coscienti, provare sentimenti, provare emozioni, ecc. e si manifesta indifferentemente fuori di noi ed in noi, in tutte le nostre funzioni, psichiche e fisiche.

Ci tengo a sottolineare che non c’è una differenza fra mondo fisico e mondo psichico. Siamo noi che distinguiamo ciò che la stessa cosa. Ma l’energia che ci fa muovere un braccio è la stessa che ci fa concepire un pensiero o produrre una emozione.

Dunque, perché le due forme di energia non dovrebbero comunicare?

Attacchi alla libertà

 

Il Parlamento europeo condanna l’Ungheria del sovranista Orban per le carenze del sistema giudiziario, per i conflitti di interesse e per le minacce alla libertà di stampa e ai diritti fondamentali. E indovinate chi ha votato contro.

Fratelli d’Italia e la Lega. Chissà perché, chissà come mai… Mi viene il sospetto che, per questi due partiti, il modello da imitare sia proprio l’Ungheria di Orban. Contenti voi…

mercoledì 24 aprile 2024

L'origine dell'energia "cosciente"

 

L’origine dell’energia

Dobbiamo identificare “qualcosa” che sia in origine sia materiale sia mentale. Solo cosi possiamo dimostrare perché dalla materia possa nascere il mentale, la coscienza, lo spirito. Ovvero, essere il contrario della materia inerte e nascere insieme con essa. Essere l’altra faccia della medaglia… perché una medaglia deve avere sempre due facce, uguali ma contrapposte, l’una esterna e l’altra interiore. Potreste costruire un guanto senza l’interno, o qualunque altra cosa?

Esiste qualcosa che non possa essere yang e yin nello stesso tempo e nello stesso spazio? Esiste una particella senza la sua antiparticella?

Ma cosa può essere questo qualcosa? Diciamo l’energia. Se domandate a un fisico una definizione di energia, vi tirerà fuori un discorso come questo: “L'energia è una grandezza fisica che rappresenta la capacità di un sistema di compiere lavoro. Esistono diverse forme di energia, come l'energia cinetica (legata al movimento di un oggetto), l'energia potenziale (legata alla posizione di un oggetto), l'energia termica (legata al calore), l'energia luminosa (legata alla luce), l'energia chimica (legata alle reazioni chimiche) e molte altre. In fisica, l'energia si conserva e può essere trasformata da una forma all'altra, ma non può essere creata o distrutta.”

Due cose sono evidenti in questa definizione: che l’energia è per così dire eterna (non può essere né creata né distrutta, cioè è ciò che noi chiamiamo “divino”) e che in realtà viene definita non direttamente, ma dal lavoro che compie. In sostanza non si sa che cosa sia. Ma la si deduce perché e attiva. Se fosse immobile, se non compisse alcun lavoro, nessuno la vedrebbe. In conclusione diciamo che l’energia è qualcosa che deduciamo perché vediamo i suoi effetti, che fanno muovere le cose.

Stando così le cose, potrebbe anche essere ciò che chiamiamo Dio. Ma, proprio come Dio, non sappiamo cosa sia. La definizione deriva dal greco antico “ἐνέργεια” (enérgheia), che significa “azione intensiva”. Il termine è stato utilizzato per la prima volta in ambito scientifico nel 1619 da Keplero.

Allora, poiché da questa energia deriva tutto, dobbiamo dire che deriva sia il lato materiale sia il lato psichico, coscienziale. E, quindi, è proprio lei quel “qualcosa” che ha in sé l’aspetto fisico e l’aspetto mentale. Se così non fosse, dovremmo ipotizzare che dalla materia possa nascere lo spirito. Ma come può nascere qualche cosa che diventi spirito senza che sia essa stessa anche spirito, ovvero l’interfaccia tra spirito e materia?

Il fatto è che la nostra mente duale non riesce a vedere nello stesso tempo l’unità dei due aspetti. Non può vederla perché è essa stessa il prodotto di questa scissione. Però riusciamo a capire come la respirazione sia costituita da due movimenti uguali ma contrapposti, o riusciamo a intuire come l’amore e l’odio siano legati insieme pur differenziandosi. Insomma abbiamo qualche indizio.

In conclusione, l’energia, che vediamo solo dai suoi effetti dinamici, ha già in sé le due facce che cercavamo.

Del resto, già Talete diceva che “il mondo è pieno di dèi” e Platone sosteneva che il mondo è un essere vivente dotato di anima e di intelligenza, idee che furono riprese da tanti filosofi fra cui Schopenhauer e William James.

Insomma non c’è motivo per negare che la coscienza si trovi, seppur a livelli differenti, in tutti gli esseri viventi (animali e piante) e nella stessa materia, ovunque ci siano insiemi organizzati.

Ciò significa che ci deve essere un meccanismo basilare che produce coscienza fin dalle prime interazioni fra particelle. E questo meccanismo, che io chiamo “diade”, è lo stesso processo di differenziazione o di fluttuazione che permette a qualsiasi pezzo di materia di dividersi e di moltiplicarsi. In altri termini, il processo o la messa in funzione della materia riunita in un sistema binario produce anche coscienza – essendo fondamentalmente uno sdoppiamento, ossia la comparsa di due poli (materia/coscienza) da un unicum e in un unicum.

Il dualismo complementare, ben rappresentato dalla diade yang-yin, contrassegna l’inizio dell’universo e di ogni ente, organico e non. Non a caso, quando si verifica una fluttuazione, le due particelle uguali ma contrarie, si sprigiona… energia! L’azione trasporta e trasforma energia.

Servi sciocchi

 

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto, a proposito del caso Scurati censurato dalla Rai, che la censura è fuori dal tempo e che, così facendo, certi dirigenti impoveriscono la Rai. Verissimo.

Non solo non sono capaci di fare il loro lavoro, perdendo ascoltatori che ormai vedono benissimo che la Rai è diventata il megafono del governo, ma non sono nemmeno capaci di fare i fascisti.

Come sempre, certi scagnozzi di regime, assunti per difendere il regime, sono ancora più ottusi ed oltranzisti del loro capo. Perché devono dimostrare di essere stati assunti per un buon motivo: loro servilismo.

martedì 23 aprile 2024

Il diritto di abortire

 

Nei popoli c’è sempre qualcuno che vuole tornare indietro, come se in passato si vivesse meglio! Sono reazionari, nel senso che “reagiscono” ad ogni cambiamento e vorrebbero fermare il tempo o l’evoluzione dei costumi.

Per esempio, sul diritto di aborto. Qualcuno dice: non è un diritto, ma un omicidio! Embè, cosa vogliamo fare? Tornare al passato quando le donne abortivano con i ferri dal calza e senza alcuna assistenza medica? Quante morivano, quante venivano uccise? Vogliamo tornare a quei tempi. O noi uomini vogliamo imporre alle donne di non abortire: ma come? Con la violenza (sarebbe un delitto)? O con la persuasione? Auguri. E nel frattempo? E se una non si convince, la vogliamo forzare?

Anche se sono donne, questi reazionari sono grandi nemici delle donne.

Neppure venire alla vita è un diritto. Neppure far figli. Eppure chi mette al mondo dei figli, sa con sicurezza che li condanna a morte. Non è questo un delitto?

Siamo tutti assassini, perché la vita si nutre di altra vita. E per vivere dobbiamo uccidere, animali, piante, altri uomini… e dobbiamo morire. E Dio, se ci fosse, sarebbe il più grande assassino di tutti, perché uccide tutti.

Se tu non vuoi abortire, non farlo. Ma lascia che le altre decidano da sole.

I problemi dell'amore

 

L’amore dà sempre dei problemi, perché è un sentimento abbastanza labile, mutevole e instabile. Come tutti i sentimenti, del resto. Se tutto cambia, anche le montagne e le galassie, figuriamoci un sentimento! Che oggi c’è e domani chissà. Naturalmente, ci si può impegnare a costruirci sopra una relazione. Ma questo vuol dire poco. Puoi costruire tutte le relazioni che vuoi, ma non puoi impedire che un sentimento cambi o si esaurisca. O che ne subentri un altro.

Quanti problemi per il fatto che si è costruita una relazione stabile e un bel giorno quell’amore sparisce o ne subentra un altro! C’è un conflitto fra il nostro bisogno di stabilità  e il nostro bisogno di novità. Perché la stabilità può portare alla noia, all’abitudine e al soffocamento. E allora subentra l’esigenza opposta.

Ma il problema è che noi vorremmo stabilizzare o ingabbiare ciò che per sua natura è mutevole. È come ingabbiare una farfalla o una rondine che vorrebbero invece volare.

Il secondo motivo della fine di un amore è che ogni relazione è basata sul contrasto fra due poli, come maschio e femmina. Che sono fatti per amarsi e unirsi, ma non per tutta la vita. E che restano diversi.

Quando due diventano come fratello e sorella o come buoni amici, c’è ormai un altro tipo di amore, che non ci fa più palpitare.

E poi c’è un terzo motivo. L’amore non è basato sulla libertà, nel senso che non posso amare chi voglio. No, è un rigido condizionamento che ci viene dal nostro primo amore – quello per il genitore di sesso opposto.

E i genitori lo sanno: per questo mettono al mondo i figli, per avere qualcuno che li amerà, o li odierà, tutta la vita. Mettere al mondo i figli è un istinto, ma questo vi dice già che è un condizionamento della natura che ci piega ai suoi voleri. E, quando ce ne accorgiamo, sono guai.

lunedì 22 aprile 2024

La decadenza italiana

 

Gli italioti, con la loro caratteristica superficialità, hanno votato dei partiti che non si limitano a essere delle normali forze politiche, ma che traggono ispirazioni dal fascismo. E quindi sono tendenzialmente antidemocratici. Vogliono avere tutto il potere per cambiare le regole della democrazia e imporre un nuovo e vecchio autoritarismo. Un po’ come è successo in Ungheria o in Polonia.

La pretesa di stravolgere la costituzione per eleggere un premier forte, che accentra tutto il potere su di sé, che cosa è se non un neo-fascismo?

I segnali ci sono tutti: dalla occupazione totalitaria della Rai (che è diventata il loro megafono facendo tacere chi la pensa diversamente, caso Scurati) alla galera per i giornalisti (quattro anni), dall’abolizione dell’abuso d’ufficio (che pure è il reato più diffuso) alla normalizzazione dei giudici (per mano di Nordio che era il giudice preferito da Berlusconi), dalla diminuzione delle intercettazioni (con cui si smascherano i delinquenti) all’introduzione degli anti abortisti nei consultori in cui si va ad abortire alla querela degli intellettuali che criticano il governo (caso Canfora che ha definito la Meloni “fascista nell’anima”), dallo sdoganamento dei saluti fascisti alle celebrazioni del compleanno di Hitler, dalla legittimazione degli evasori fiscali al rifiuto di tassare le banche e i veri ricchi.

Come è facile per un popolo incosciente come gli italiani scivolare in un regime autoritario! In pochi mesi cambia tutto. E questa volta i responsabili sono gli elettori che, pur di cambiare, hanno eletto con leggerezza partiti anti-democratici.

Se facciamo il confronto con la Francia (in cui il diritto all’aborto è stato messo in costituzione), ci rendiamo conto di quanto siamo regrediti.

La Meloni, che fa la furba, dice che non è lei a ordinare direttamente le operazioni antidemocratiche, ostili alle donne (confermando che le donne sono le peggiori nemiche delle altre donne), ma questo succedeva già durante il fascismo, in cui erano gli scagnozzi del regime a compiere i delitti peggiori. Perché gli sgherri sono sempre più realisti del re.

Del resto, chi ha raggiunto posizioni di potere grazie al servilismo, alle parentele o all’ideologia, è sempre più zelante dei leader. Perché deve mantenere il posto ottenuto immeritatamente.

Per esempio, la vicedirettrice del Tg1 ha detto che “l’aborto è “un omicidio, non un diritto”, il che ci spiega perché ha ottenuto quel posto: per consonanza di idee.

Spero che gli italioti incomincino a capire chi hanno eletto e che votino di conseguenza alle prossime elezioni europee, dando un preciso segnale alla Meloni. Se non lo faranno, la decadenza dell’Italia sarà inarrestabile… morale ed anche economica.

Ricordatevi che questi partiti sono sempre dalla parte dei ricchi, dei potenti e dei padroni, e si servono dei cittadini ingenui per togliere loro ogni libertà.